Baragge
Claudio Oddone
Formato: 16,5x23,5 cm, 256 pagine
Questa ricerca tenta di far luce su alcuni complessi avvenimenti che hanno causato profonde trasformazioni territoriali nell’articolato unicum ambientale che la Baraggia (o, come sarebbe più corretto dire, “l’insieme delle Baragge”) rappresenta.
Il rapporto uomo-natura è stato sempre attento e rispettoso nei confronti di questo particolare ecosistema, e ciò ha permesso di mantenere intatte, per secoli, le sue caratteristiche. Negli ultimi decenni, tuttavia, si è assistito ad una vera e propria rapina pianificata di questi territori dovuta in primo luogo all’espansione incontrollata della monocoltura risicola, e in secondo luogo all’esercizio di un’attività militare troppo spesso irrispettosa del contesto ecologico. Tutto ciò ha prodotto una metamorfosi ambientale, che ha fatto temere addirittura la completa scomparsa di tale patrimonio naturalistico. L’istituzione dell’area protetta è stato il doveroso provvedimento finalizzato alla salvaguardia di ciò che restava di un habitat dalle sorprendenti caratteristiche geo-floro-fauno-paesaggistiche.
Questa pubblicazione si concentra sulle aree baraggive biellesi e vercellesi e solo marginalmente su quelle novaresi, dopo un breve excursus sul paesaggio, il suolo, la flora, la fauna, la storia. L’autore si è limitato a proporre solo brevi commenti, per far sì che il lettore potesse cogliere e formarsi autonomamente un’opinione, circa l’enorme numero di conflitti, passioni e controversie generati dalla questione dell’utilizzo di queste terre. Questa ricerca costituisce soprattutto un auspicio circa la tutela e la promozione di un territorio quanto mai esclusivo come quello della Baraggia.