I Dal Pozzo di Moncalvo tra Ancien Régime e Restaurazione
Anna maria Bardazza Serralunga
Formato: 17x24 cm, 240 pagine
Anna Maria Bardazza Serralunga nota agli studiosi per le “Ricerche documentarie sulla cittadella di Casale Monferrato” testo fondamentale per la storia militare dell'antica capitale del Monferrato, si è dedicata con passione allo studio di carteggi relativi a personaggi vissuti in Piemonte e in Lombardia nel Settecento.
Frutto dell'appassionato scavo archivistico la pubblicazione di “Clelia Grillo Borromeo Arese. Vicende private e pubbliche virtù di una celebre nobildonna nell’Italia del Settecento”: una magistrale ricostruzione della vita della nobile genovese conosciuta dal celebre scrittore francese Montesquieu durante la sua vita a Milano.
Più di dieci anni or sono in un pregevole saggio pubblicato su “Studi Piemontesi”, Anna Maria Bardazza segnalava i lavori effettuati negli anni 1812-1816 all'interno e all'esterno di palazzo Dal Pozzo di Moncalvo dal pittore Pietro Fea, oggetto del viaggio d'autore “Affreschi mitologici del casalese Fea a palazzo Dal Pozzo”.
La ricerca, maturata nel tempo, ha portato alla realizzazione del convegno internazionale "Da Moncalvo all’Italia, dall'Italia all'Europa: l’avventura intellettuale di Giuseppe Maria Ferdinando Dal Pozzo”, organizzato dal Comune di Moncalvo e dall’Associazione Idea Valcerina, nel quale Anna Maria Bardazza ha tenuto una relazione su “Carte e morie, L’archivio Dal Pozzo”. Un tema che ha dato corpo all’interessante volume “I Dal Pozzo di Moncalvo tra Ancien Régime e Restaurazione. Vicende storiche e appunti archivistici”.
Accurata e minuziosa l’opera di ricerca archivistica e storica sulla famiglia monferrinache per tre secoli ha avuto come punto di riferimento la città aleramica. Il libro è diviso in due parti: la prima contiene una precisa e avvincente ricostruzione della genealogia della famiglia Dal Pozzo, la cui presenza a Moncalvo è attesta fin dal 1571. La seconda parte ricostruisce l’interessante vicenda biografica e culturale di Giuseppe Maria Ferdinando Dal Pozzo.
(Moncalvo 1768 – Torino 1843), nono di dodici figli, cui “toccò… il ristorar la casa , e lo accrescerne la fortuna”, come scrisse nella lettera al nipote Ferdinando del dicembre 1838.Pur essendo “cadetto con prospetto di pochissima fortuna “ ebbe incarichi importanti in epoca napoleonica: decisivo, ad esempio, l’intervento diretto presso il primo console per il salvataggio di Palazzo Madama a Torino, dove fu uno dei personaggi pubblici più importanti definito da Stendhal “il Beniamin Constant du Piémont” e “l’aigle d’Augusta Taurinorum”. Costretto all’esilio a Ginevra, a Parigi e a Londra (dove l’ultrasessantenne sposò la ventiquattrenne Mary Richardson) per aver ricoperto la carica di Ministro degli Interni durante la breve reggenza di Carlo Alberto, il “conte monferrino” e “patriota europeo” rientrò in patria nel 1837 e trascorse gli ultimi anni della sua vita tra Moncalvo e Torino.
Un volume di fondamentale l’importanza, apprezzato dagli studiosi e accreditato come solida e organizza fonte di riferimento (grazie alla trascrizione in appendice, di documenti conservati nell’archivio Dal Pozzo di Montebello della Battaglia) delle vicende pubbliche e private di un personaggio che ha dato al Piemonte e soprattutto alla città di Moncalvo, una rilevanza di carattere nazionale e internazionale.
Dionigi Roggero
In Monferrato 13 gennaio 2012