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Praeter Naturam

9,00 €

Formato: 64 pagine

ISBN ISBN 978-88-89280-89-8 ISBN 978-88-89280-89-8
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Il PAV Parco Arte Vivente - Centro sperimentale d’arte contemporanea è molte cose insieme: uno spazio pubblico in una città in trasformazione, un sito espositivo all’aria aperta in parco di 23.000 mq, un museo interattivo, un luogo-laboratorio attento al dialogo tra arte contemporanea, natura, biotecnologie ed ecologia.

Il lavoro di Brandon Ballengée è una zona d’urgenza. Per quanto il punto focale della sua pratica artistica sia a tutti gli effetti la ricerca e lo studio di anfibi, pesci, insetti e uccelli, Ballengée traduce l’esperienza diretta con la natura in interrogativi allarmanti sui cambiamenti ecologici e sulle malformazioni di alcune specie animali, per una sempre più necessaria consapevolezza ambientale, dove cioè l’uomo - nel superamento dell’antropocentrismo - è da considerarsi solo uno tra gli esseri viventi del sistema.

Tutto il suo lavoro può essere compreso nella fusione di ricerca biologica, attivismo ambientale e elaborazione estetica. Le sue opere - che spaziano dall’installazione alla documentazione video - sono dunque il risultato di più fasi processuali, pur costituendo al tempo stesso il punto di partenza per nuove esperienze di condivisione. La collaborazione che nasce con i partecipanti durante le Eco-Actions e i Fieldtrips, infatti, va oltre la semplice esplorazione e indagine di un habitat, poiché crea nuovi sguardi sul nostro stare nel mondo e sviluppa attitudini e significati diversi nella relazione con l’ambiente naturale. Con una particolare attenzione alla comprensione del valore comunitario della convivenza e del rispetto.

Tra arte, scienza ed ecologia - per non utilizzare l’etichetta eco-arte, dove si individua nella pratica artistica una precisa funzione sociale a partire dagli interventi di Joseph Beuys o Hans Haacke - la ricerca di Brandon Ballengée sfuma i confini fra un campo e l’altro, poiché se da un lato la scienza può rispondere a domande sul presente, dall’altro l’arte può favorire una migliore comprensione della realtà e della relazione tra uomo e natura. A partire dagli insegnamenti di Thomas Cole e della Hudson River School1, Ballengée ha infatti sviluppato un particolare interesse per il dato naturale che, nel superamento della contrapposizione romantica cultura vs natura, ha generato nuove visioni in termini di conservazione e preservazione biologica dell’ambiente, al di là del “senso di perdita”. In questa direzione, il focus delle prime indagini di Ballengée è stato il mondo anfibio. Le rane e le salamandre - che per definizione sono dotate di due vite e dunque sono sia esseri acquatici che terrestri - sono sensibili bioindicatori della salute ambientale. Sono sentinelle di guardia anche per l’uomo, e non perché la loro struttura di vertebrati ricordi l’ossatura umana, ma perché uomini e anfibi hanno un DNA molto simile, dunque ciò che danneggia e altera nocivamente l’ecosistema di questi animali può essere dannoso anche per l’essere umano.

www.parcoartevivente.it

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